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La nostra
storia

A Capriva, tutto iniziò nelle vigne attorno al Palazzo Arcivescovile, con la Curia che cedette a Mario il contratto d’affitto nel 1970. Le vigne furono rimodernate da Mario e divennero di sua proprietà solo nel 1989 dopo anni di attesa.

Mario, conscio che il vero valore dell’azienda risiede nella terra e nella vite, lavorò duramente per rendere unici i suoi vigneti e per sfruttare il potenziale di quei terreni di ponca – tipica marna friulana composta principalmente da calcare e argilla.

Con il tempo, i figli di Mario, Maria Angela, Carlo e Giorgio, si unirono nella gestione dell’azienda, mantenendo viva la tradizione e la passione. Dal 2014, la famiglia Rotolo, Emilio e il figlio Alessandro, continuano la missione e la filosofia produttiva creata da Mario.

1965

Mario Schiopetto

Mario Schiopetto, classe 1930, cresce nell’Osteria ai Pompieri di famiglia, dove si appassiona al mondo del vino. Per anni aiuta il padre nella selezione dei vini per l’osteria, fino a prenderla personalmente in gestione alla scomparsa dei genitori. Nel 1965 produce il primo “Tocai” in purezza, segnando l’inizio di una nuova era per il bianco friulano e influenzando profondamente il panorama vinicolo italiano.
Nel 1965, dove tutto ebbe inizio.

I pionieri

Mario Schiopetto

Mario Schiopetto, il maestro del vino bianco, si unisce agli altri luminari dell’enologia italiana per migliorare e modernizzare i processi di produzione. Attraverso viaggi in Europa e negli Stati Uniti con esperti del calibro di Luigi Veronelli e Luigi Soini, esplora nuovi territori e collabora con il professor Spath in Germania alla ricerca di nuovi metodi di produzione e vinificazione. Negli anni ’80, emerge come mentore e guida per una nuova generazione di vignaioli, aprendo loro le porte della sua cantina e condividendo la sua straordinaria esperienza nel settore.

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